OBIETTIVI
Come tutte le Organizzazioni, anche le Amministrazioni degli Atenei sono destinate a fronteggiare “crisi”, sempre meno prevedibili, di natura endogena ed esogena.
Il periodo che stiamo vivendo rappresenta certamente una crisi con caratteristiche pervasive e con risvolti drammatici, ma crisi, di varia natura e meno drammatiche, si manifestano, con regolarità, nel tempo. Il superamento delle crisi può costituire un importante momento di apprendimento organizzativo, che consente di “capitalizzare” le buone prassi che, sotto la spinta dell’emergenza, si sono manifestate nel corso della crisi, grazie all’impegno individuale, al senso di appartenenza ed allo spirito di cooperazione che, proprio nei momenti di crisi, raggiungono livelli a volte impensabili in situazioni ordinarie.
In letteratura organizzativa già da diversi anni, certamente prima della pandemia, si sono intensificati gli studi sulla “resilienza organizzativa”.
Si tratta di un fenomeno al quale contribuiscono diverse discipline. Le definizioni sono numerose, ma accomunate da alcuni aspetti come:
Erica Seville (2018) ha identificato le seguenti principali “leve di azione” per l’attivazione della capacità di resilienza organizzativa:
Tale leve di azione devono essere attivate, con un approccio sistemico ed integrato, attraverso la programmazione, la realizzazione ed il monitoraggio di “piani di risposta alle crisi”.
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